Esistono due tipi di ionizzatori
attualmente in commercio:
· Modelli a posizioni fisse
in scala pH
· Modelli a taratura
variabile
Questa premessa è importante per
poter comprendere correttamente l’utilizzo di questo apparecchio. I
valori che influiscono sul valore pH, sono il pH iniziale dell’acqua
e il valore del TDS ( totale dei minerali disciolti, misurata in ppm
parti per milione).La qualità dell’acqua in ingresso determina il
risultato dell’operazione di ionizzazione, in base ai valori
iniziali la reazione può assumere diversi livelli con diversi
risultati.
In pratica se nel vostro comune avete
un acqua (al rubinetto) con pH 7,3 e un TDS di 450, avrete una buona
ionizzazione, con uno scarto dal valore segnato dall’apparecchio,
di +/- 0,5 che è la tolleranza standard.
L’ACQUA ALCALINA ABBONDA IN NATURA
L’acqua potabile maggiormente
disponibile per la vita animale, quindi anche nostra, è alcalina.
Infatti, l’acqua di mare è alcalina, l’acqua dei fiumi, dei
ruscelli, della maggior parte delle sorgenti, dei laghi, dei pozzi è
alcalina. La Natura con le piogge dispensa acqua leggermente acida
alle piante, mentre offre acqua alcalina agli animali ed agli uomini.
Provate a mettere dei pesci in acqua acida e li vedrete ben presto
morire. Non avrebbe avuto senso che la Natura ci avesse equipaggiato
di una fisiologia alcalina, se poi non ci avesse dato l’acqua ed il
cibo necessari per soddisfare tali esigenze fisiologiche. Dobbiamo
riconoscere che la vita che conduciamo oggigiorno è molto distante
dagli standard previsti dalla Natura per gli esseri umani. Poiché la
società tecnologica ci ha allontanato, un po’ per forze maggiori,
un po’ per nostra scelta, dalle opportunità che la Natura ci
offre, abbiamo la necessità di operare delle correzioni al nostro
forsennato ed autolesionista stile di vita.
Primaria importanza riveste il ruolo
dell’acqua nella nostra vita. Le fonti di approvvigionamento di
acqua potabile sono sempre più inquinate da prodotti chimici e
farmaci oltre al fatto che stanno diventando proprietà private delle
multinazionali. L’inquinamento delle acque ha spinto l’industria
a costruire dei sistemi di purificazione, in modo da rendere più
sicura l’acqua potabile delle nostre case. In commercio esistono
vari sistemi ma quello che maggiormente soddisfa le nostre esigenze
fisiologiche è lo ionizzatore d’acqua che ritengo, ad oggi, il più
completo e versatile apparecchio di trattamento dell’acqua.
L’acqua alcalina prodotta con gli
ionizzatori d’acqua è un’acqua viva, simile all’acqua di
sorgente ed anche migliore perché la ionizzazione effettuata con
l’attuale tecnologia produce cluster d’acqua molto più piccoli
di ogni altra acqua potabile disponibile permettendo, così, una sua
maggiore e più veloce penetrazione nella cellula. E’ importante
comprendere la nozione di cluster. In natura non esiste una molecola
d’acqua isolata bensì un determinato gruppo di molecole unite da
un legame elettromagnetico. La minore dimensione dei cluster
dell’acqua ionizzata agevola anche il trasporto di tutte le
sostanze idrosolubili di cui la cellula
necessita ed agevola il drenaggio dei cataboliti cellulari. Un’altra
interessante caratteristica dell’acqua ionizzata alcalina è la sua
ordinata struttura molecolare cristallina, simile alle migliori acque
di sorgente.
Contrariamente a quanto si pensa, in
Natura non è rara neppure l’acqua superalcalina. Ci sono, infatti,
molte sorgenti e molti laghi sparsi in tutto il mondo con valori di
pH da 9 a 10. Famosi per la loro forza e longevità sono gli Hunza,
un popolo che vive in alcune vallate dell’Himalaya del Pakistan che
bevono un’acqua le cui caratteristiche eccezionali hanno indotto,
oltre mezzo secolo fa, alcuni scienziati russi e giapponesi a
produrre tecnologicamente l’acqua alcalina per uso umano. Pochi di
noi sanno che fin dalla preistoria i nostri antenati si sono
dissetati con acqua naturale fortemente alcalina.
Famosi sono i laghi della Rift Valley
per la loro forte alcalinità: il Turkana ha pH 9,5-9,7; il Malawi pH
8,2-8,9; il Tanganika pH.8-9. Ebbene attorno a questi laghi si sono
evoluti per milioni di anni 6 tipi di nostri antenati tra cui l’
Homo Hergaster diventato, poi, Homo Sapiens. Questi laghi sono
tuttora potabili. In Tanzania la tribù degli Hadzab si disseta
ancora oggi al lago Eyasi che ha un pH di 9,4. Anche nel Ciad,
Camerun, Niger e nella Nigeria si trovano laghi ricchi di bicarbonato
di sodio con pH 9,5-10.
In Bulgaria vengono vendute acque
minerali con pH intorno a 9,5. Dallo studio delle popolazioni più
longeve al mondo (Okinawa, Abkhazia, Vilcabamba, Avventisti di Loma
Linda, Sardegna, ecc.) si evince che queste popolazioni hanno come
denominatore comune i seguenti fattori: mangiano poco e con calma,
mangiano per lo più cibi alcalini (frutta, verdura, cereali
integrali), niente o pochi prodotti animali e bevono acqua alcalina o
con molti bicarbonati liberi. Mentre la popolazione meno longeva, la
cui vita media non supera i 30 anni, è quella dei minatori che
estraggono lo zolfo attorno al lago Kawak (Indonesia) che con i suoi
36 milioni di m3 di acido solforico ed acido cloridrico è il lago
più acido al mondo (pH 0,3).
Dopo queste osservazioni biochimiche,
fisiologiche e sociologiche, mi sembrano alquanto sostenibili tutte
quelle ricerche a favore dell’ acqua e dei cibi alcalini e non ci
sono ragioni, se non faziose, per scoraggiare l’uso dell’acqua
alcalina da utilizzare, sicuramente, assieme a tutti gli altri
fattori biologici che la Natura e la sana ricerca ci mettono a
disposizione.
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