domenica 19 marzo 2017

La verità sui PFAS il nuovo inquinante scoperto anche vicino a Noi. #salute #veneto

Il problema dell’inquinamento in Veneto è venuto alla luce nel 2013, quando uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche rileva la contaminazione da PFAS nei fiumi e nelle acque potabili di una vasta area compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova. L’emergenza Pfas in Veneto non è per niente sotto controllo. Queste sono le conclusioni del rapporto pubblicato da Greenpeace sull’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche attribuito allo stabilimento Miteni di Trissino e che interessa le acque di un’area compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova dove vivono 350 mila persone. Nel febbraio 2017, l’associazione ambientalista ha raccolto campioni di acqua in diversi comuni della zona colpita (Valdagno, Trissino, Arzignano e Cologna Veneta) e li ha fatti analizzare per verificare la presenza di 38 diverse sostanze appartenenti al gruppo dei Pfas, ottenendo risultati tutt’altro che rassicuranti. Greenpeace ha pubblicato un rapporto sull’inquinamento da Pfas nelle acque della regione Veneto L'acqua potabile di molti Comuni veneti è inquinata da PFAS, sostanze chimiche pericolose presenti negli scarichi di industrie locali che operano quasi indisturbate. UNISCITI A NOI. Chiedi alla Regione Veneto lo STOP immediato degli scarichi di PFAS: salute e ambiente vengono prima del profitto! Chiedi alla Regione Veneto di fermare l’inquinamento di PFAS nell’acqua potabile. L’agenzia Regionale per l’Ambiente, individua quindi nel depuratore di Trissino, dove confluiscono gli scarichi dell’azienda chimica Miteni Spa, una delle principali fonti di inquinamento. La Regione Veneto deve agire immediatamente, ma non lo fa nella direzione sperata: invece di bloccare gli inquinatori e la distribuzione dell’acqua potabile, alza i limiti ammessi di PFAS: un bel regalo alle industrie, non certo ai cittadini! I livelli di PFAS consentiti in Veneto nelle acque potabili sono stati innalzati più volte, tanto da essere tra i più alti al mondo. Un vero paradiso per gli inquinatori! Intanto, di fronte all’inerzia delle istituzioni, cresce la paura tra gli abitanti delle zone contaminate, ormai consapevoli dei rischi per la salute potenzialmente correlati alla presenza di alcuni PFAS nel sangue: forme tumorali, complicazioni in gravidanza e problemi al sistema endocrino. Se in Veneto venissero applicati gli stessi limiti (ovvero livelli di sicurezza) di PFAS nelle acque potabili, adottati in altre nazioni, in molti comuni la fornitura d’acqua potabile verrebbe immediatamente sospesa.

Questo grafico mostra il confronto tra i livelli di sicurezza relativi alla presenza di alcuni PFAS (PFOA e PFOS) nelle acque potabili, stabiliti in Veneto, con quelli adottati in altri Paesi. Negli Stati Uniti (Ohio-West Virginia) si è verificato un caso simile a quello Veneto. Ma qui le aziende responsabili sono state già condannate a risarcire le vittime dell’inquinamento. La salute e la sicurezza dei cittadini viene prima del profitto delle industrie.