"Nei primi mesi di vita la
sensibilità dell'organismo umano ad eventuali sostanze contaminanti presenti
nell'acqua è molto elevata. In particolare sono da evitare alte concentrazioni
di nitrati che se ingerite insieme ad alimenti contenenti amine vengono
convertiti in nitrosamine, elementi ritenuti potenzialmente cancerogeni e che
possono indurre la metaemoblobinemia (morbo blu) nei neonati. Il limite massimo
di 50mg/litro, ammesso per le acque potabili e ritenuto di sicurezza per gli
adulti, è assolutamente sconsigliabile per i più piccoli. Nelle acque
raccomandate per l'infanzia la concentrazione dei nitrati deve essere inferiore
a 10mg/litro.
L'azione tamponante delle acque
bicarbonato-calciche, nei confronti della secrezione acida dello stomaco, sembra
essere utile per prevenire gli effetti irritanti del secreto gastrico nel
reflusso gastroesofageo. L'elevato PH di queste acque inoltre consente un
maggior assorbimento dei lipidi riducendo la quota dei grassi nelle feci.
Tuttavia l'uso di tali acque è indicato solo dopo il primo semestre di vita,
data la presenza di un levato contenuto ionico".
Fonte: "Le acque minerali: linee
guida per il pediatra"
Dott. Currò, Lucente, Bembo, Di Paolo, Marchili, Malandrino Istituto di Clinica Pediatrica - Università Cattolica del Sacro Cuore Roma. | ||
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sabato 4 maggio 2013
IL PARERE DEI PEDIATRI :
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